Civitavecchia: Gravina al fotofinish, i tre punti a Nemi sono di colore neroazzurro

Vittoria al fotofinish per la Vecchia, di carattere e di un’importanza assoluta vista la difficoltà d’organico. Ci pensa Gravina mentre si alzava al cielo il recupero, in un finale di gara di chiara marca nero azzurro trasformato in trionfo. Torna disponibile Roccisano, per lui buoni venti minuti a gran ritmo, e questo è già importantissimo in chiave futura. Vittoria che mantiene la Vecchia nei piani alti, si stacca la Pmc sconfitta quest’oggi e i nero azzurri rimangono da soli sesti, con la terza posizione lontana sole quattro lunghezze.

FORMAZIONE Emergenza piena in casa civitavecchiese, alle defezioni di Veronesi, Feuli e Converso dell’ultima ora, va sommata la squalifica di Cerroni e ad un Toscano in panchina ma inutilizzabile. Praticamente all’infuori di Nunziata e Roccisano c’era una panchina da Under19. Scelte obbligate con l’unica nota lieta nel rientro in gruppo di Marco Roccisano, in panchina e pronto per un eventuale utilizzo. In porta Pancotto con Leone e Fatarella davanti a lui mentre Bellumori e Funari sono pronti ad agire sulle fasce, nella mezzeria di centrocampo Bevilacqua ad inventare, supportato da Gravina e Serpieri, con il tridente d’attacco composto da Ruggiero, La Rosa e Franceschi.

GARA Primo tempo di sostanziale equilibrio, uno zero a zero che rispecchia quanto prodotto in campo. Le squadre si studiano con l’unico sussulto che c’è intorno al settimo sul tiro di Valente da fuori area, per altro senza tante velleità. La prima azione vera da gol però la crea il Genzano, La Rosa perde palla a centrocampo con Longo che se ne impossessa e serve Mancini al limite dell’area, dribbling verso il centro e tiro verso Pancotto. La sfera si spegne di un soffio a lato. Franceschi risponde dalla parte opposta cinque minuti dopo, il tiro va sul fondo di pochi centimetri dopo una deviazione del difensore. Azioni da una parte e dall’altra che si fermano al limite dell’area nella maggioranza dei casi, seppur per la Vecchia c’è da segnalare, dopo la progressione di Gravina, il tiro di Ruggiero respinto da Leacche quando era il ventesimo. Alla mezz’ora è ancora Valente ad andare al tiro, un soffio fuori dopo una deviazione. Serpieri al trentasettesimo lo supererebbe Leacche di testa, l’assist era stato di Ruggiero, ma la rete è annullata per fuorigioco. Dubbio, Serpieri era di una metrata all’indietro rispetto all’ultimo difensore al momento del cross. Si va negli spogliatoi, è uno zero a zero giusto nel freddo gelido di Nemi. È un secondo tempo di sofferenza, almeno all’inizio, la Vecchia addietra troppo e il Genzano è stabilmente nella metà campo nero azzurra. Creerà poco e nulla, l’unico sussulto in mischia intorno al decimo con Pancotto che smanacciando allontana il pericolo. Succederà poi tutto nei minuti finali, quando la Vecchia ci crederà e effettuerà lo strappo decisivo. L’occasione per passare la Vecchia la creerebbe già al quarantesimo, sugli sviluppi di un corner a sfavore parte Fatarella in contropiede e serve Ruggiero, dribbling su dribbling poi a tu per tu con Leacche il fantasista neroazzurro gli passa letteralmente la sfera. La Vecchia preme e subito dopo si divora letteralmente il vantaggio con Gravina, mancava uno dal termine, l’esterno raccoglie l’assist teso di Ruggiero ma, davanti alla porta sguarnita, tira incredibilmente fuori. È però il preludio al gol che arriva allo scadere, rilancio lungo di Ruggiero con Gravina che parte in velocità e si trova a tu per tu con Leacche, l’estremo difensore sbaglia il tempo e rinviando manda la sfera addosso a Gravina superandolo, davanti alla porta sguarnita il civitavecchiese non sbaglia e insacca il gol che vale i tre punti. Sofferenza nella ripresa, in cui il Genzano non crea nulla di pericoloso se non il predominio del gioco, con il finale, con gol, che è però neroazzurro.

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